La battaglia di Punta Stilo (originariamente detta dello Jonio) vide la più grande concentrazione di armamenti navali di tutto il conflitto nel Mediterraneo. Vi parteciparono da parte italiana le corazzate Cesare e Cavour, sei incrociatori pesanti, 10 incrociatori leggeri e 31 Cacciatorpediniere, agli ordini dell’Ammiraglio di Squadra Inigo Campioni. Da parte inglese le corazzate Warspite e Malaya (la terza, la Royal Sovereign non riuscì ad arrivare sul teatro dello scontro per la scarsa sua velocità), la portaerei Eagle, 5 Incrociatori e 16 Cacciatorpediniere, agli ordini del Vice Admiral A.B. Cunningham. Il primo colpo di cannone fu sparato dagli incrociatori italiani alle ore 1515, a distanza di circa 21 mila metri sul VII Squadron dell’Ammiraglio Tovey. Alle ore 1559 un colpo sparato dalla Warspite colpì il Cesare, mentre sul HMS Gluocester giunse un colpo che procurò serri danni. Il contatto fu rotto alle 1650. La battaglia dimostrò che la R.Marina aveva tutti i numeri per tenere testa alla più potente Royal Navy e che i britannici non sarebbero riusciti, con le sole forze navali, ad impedire alle forze dell’Asse il traffico di rifornimenti con la “quarta sponda”.
Qui sotto il cinegiornale dell’epoca; interessante per l’enfasi …