ASSOARMA ha comunicato che la sentenza della corte costituzionale n. 70 del 2015 ha giudicato incostituzionale il blocco  della  la rivalutazione delle pensioni, per gli anni 2012 e 2013 ,  prevista dalla l.  448/98    e di cui alla legge Fornero , la quale e’ stata conseguentemente abrogata per lesione degli artt. 36 e 38 della costituzione.

l ‘ abrogazione della legge Fornero consente ai pensionati di esigere il credito spettante dalla rivalutazione bloccata ingiustamente per ben due anni e ad esigere , vita durante, il ricalcolo / rivalutazione  della pensione secondo il criterio di perequazione previsto dalla l. 388/2000.

il governo con il d.l.  n. 65 / 2015 e’ intervenuto limitando il diritto alla rivalutazione delle pensioni , in particolare prevedendo che,  per le pensioni superiori ad € 2.810,00 lordi,  non sussista  alcun adeguamento.

la pretesa del governo e’ infondata sul piano giuridico in quanto non e’ consentito che un d.l., ovvero la legge di conversione,  possa oggi incidere su un diritto retroattivamente riconosciuto ed entrato nel patrimonio dei pensionati.

pertanto per  avviare l’ iter amministrativo e per  ottenere il ricalcolo della pensione, oltre che la rivalutazione monetaria e gli interessi di legge, il pensionato che intende presentare ricorso deve  inviare, alla sede INPS territorialmente competente, una racc.a/r, come da modulo  che per comodita’ si allega; non trasmettere la stessa istanza per via telematica in quanto tale ultima modalita’ e’ risultata farraginosa e fonte di errori.

la classica raccomandata con ricevuta di ritorno consente di avere la certezza giuridica e materiale di trasmissione  della volonta’ di rivendicare il recupero della perequazione riconosciuta dalla corte costituzionale.

ciascun ricorrente dovra’ poi inviare all’ Avv. Giulio Murano,  presso il seguente indirizzo di posta elettronica dedicato:

vertenzainpsavvocatomurano@gmail.com ovvero a mezzo fax al n. 06.37891087

  • copia dell’istanza e della relativa ricevuta di ritorno firmata dall’inps/ex inpdap (di competenza);
  • copia del proprio documento di identita’e del codice fiscale;
  • cedolio di pensione dei mesi di maggio, agosto e settembre 2015;
  • la procura speciale, debitamente sottoscritta, con copia del bonifico di € 50,00 (compenso richiesto dall’Avv. Murano) da versare sulle seguenti coordinate bancarie:
  • IT 26 I 062300 32010000 63945591 indicando la causale ” vertenza pensione INPS”

nessun altro costo sara’  richiesto ai ricorrenti e,  nelle fasi successive , a seconda del numero degli aderenti alla vertenza, sara’ concordato l’ onorario da riconoscere allo studio legale murano sulla base di tariffe certamente amichevoli e preferenziali,   , in ogni caso  e soltanto a seguito ed  al buon fine della riliquidazione della pensione , che sara’ disposta dall’ INPS.

si allega (in formato word – clicca per scaricare):

  1. comunicato di sintesi perequazione automatica pensioni
  2. modulo invito-diffida racc. a / r all’ INPS
  3. procura speciale